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Redazione

Ci scrive il Cartello “Loge Liberté chérie”. Per Cagliari e per la democrazia, con Mazzini e Bovio, con il rispetto dell'arte e della educazione

di Cartello “Loge Liberté chérie”

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Venerdì 6 maggio abbiamo pubblicato la "lettera aperta" firmata da un gruppo di Massoni cagliaritani e indirizzata - così nel titolo - "a Gianni Filippini, presidente emerito di Imago Mundi, ed alle donne e agli uomini della scuola, dell'arte e cultura, dell'associazionismo civile, agli sponsor di Monumenti Aperti". Questa faceva riferimento ad un discutibile incarico assegnato dalla dirigenza massonica locale, e per il disbrigo organizzativo della manifestazione di Monumenti Aperti, ad un soggetto distintosi per i pubblici ripetuti insulti al presidente Mattarella, ai fondamenti antifascisti della nostra Repubblica e allo stesso patrimonio d'arte di Palazzo Sanjust. In merito ci è giunto in redazione il seguente comunicato dei M:.M:. cagliaritani riuniti nel Cartello “Loge Liberté chérie”.

(a.g.p.)


Noi M:.M:. cagliaritani riuniti nel Cartello “Loge Liberté chérie”, ispirato alle drammatiche vicende che coinvolsero i cari ed indimenticati Fratelli Paul Hanson, Luc Somerhausen, Jean De Schrijver, Jean Sugg, Henri Story, Amédée Miclotte, Franz Rochat e Guy Hannecart, con il presente Comunicato vogliamo esprimere la nostra più totale solidarietà e vicinanza ai Fratelli autori dell’appello al presidente emerito di Imago Mundi Gianni Filippini.

Riteniamo intollerabili le volgarità espresse a mezzo social dal tizio, "Maestro Venerabile", incaricato di organizzare la Manifestazione Monumenti Aperti 2022 per la Casa Massonica cagliaritana – Palazzo Sanjust.

Intollerabili, come inconciliabili con l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo (cui abbiamo indirizzato un’informativa circostanziata) all’Evento.

Ci appelliamo perciò al presidente di Imago Mundi Massimiliano Messina perché voglia escludere la Casa Massonica cagliaritana dal circuito dell'Evento 2022.

Inoltre ci appelliamo al Presidente collegiale Giancarlo Caddeo, il quale più volte ha dato prova di altissima dignità personale e massonica ed indefesso lavoro per la realizzazione di quelle idealità che accomunano, in un unico simbolo – quello della melagrana –, il mito di Hiram e i duecentomila Fratelli uccisi nei campi di sterminio nazisti in Europa, affinché incoraggi le volontarie dimissioni del Maestro Venerabile della R.L. Hiram dalla carica di Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Cagliari.

Inoltre, chiediamo all’Oratore collegiale di promuovere Tavola d’Accusa nei confronti dello stesso Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Cagliari per grave colpa massonica, poiché in maniera consapevole, dissennata e scelleratissima ha proposto il tizio “venticinqueaprilestopardecojoni” quale referente della Casa Massonica cagliaritana per la Manifestazione Monumenti Aperti 2022.

Riteniamo con ciò stomachevole qualsiasi indulgenza verso chi profana gli ideali di democrazia e libertà che sono quelli del Grande Oriente d’Italia e della Massoneria universale.

Vogliamo ricordare che i nostri Fratelli belgi, quelli prima nominati, si riunivano all’interno della Baracca n. 6 del campo di concentramento Emslandlager VII di Esterwegen, nella Bassa Sassonia, intorno a un tavolo, altrimenti utilizzato per lo smistamento di cartucce, mentre un sacerdote cattolico faceva la guardia al momento delle riunioni, proteggendo il loro segreto quale effettivo “Copritore esterno”.

Offendere la data sacra del 25 aprile, dissacrandone il significato, come ha palesato l’attuale Maestro Venerabile della R.L. Hiram ed attuale Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Cagliari , significa porsi fuori dalla Massoneria regolare, che su quel significato si fonda.

Purtroppo, in questa particolare vicenda, non ci sentiamo di invocare l’aiuto del Grande Oratore, poiché temiamo che Egli, non tanto per connivenza, quanto per facile pressapochismo, possa non rendersi opportunamente conto della situazione.

Ringraziamo invece il Direttore editoriale di Giornalia.com Andrea G. Pirastu per lo spazio dedicatoci, ritenendo che ogni spazio pubblico di confronto sia Tempio di Libertà, sacro ai Massoni come ad ogni altro uomo di buona volontà.



Fonte: Cartello “Loge Liberté chérie”
RIPRODUZIONE RISERVATA ©

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Daniele Massa

08 Mag 2022

La verità è che ne abbiamo tutti la faccia in terra, ma nessuno trova il coraggio di fare ciò che va fatto: buttarlo fuori. Invece continua ad avere intorno buoni a nulla cui fa comodo averlo tra i piedi. E così vivacchia ambendo a sempre nuovi incarichi... Adesso tutto che sperano in "Imago Mundi" e Messina e Filippini...... i "salvatori"! Per chiudere "conti" che nessuno ha le palle di regolare internamente. Nella latitanza più assoluta di Roma. Poi... sì sarebbe capito se tanto scandalo lo avesse dato un intellettuale, da difendere e "su(/o)pportare" nella sua "testimonianza", ma noi di chi stiamo parlando? Di uno che si è fatto fotografare tra le Colonne J e B dando ad un altro fratello della "carriola di merda"? Poveri noi, Palazzo Sanjust stalla era e stalla è restata. Prima ricovero di cavalli ora di pecore.


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Pierpaolo Mura

09 Mag 2022

Mi immagino l'informativa circostanziata al Parlamento europeo... poi lamentiamoci che ci considerano degli scemi! Queste tristezze sarebbe meglio gestirle solo in ambito nostrano. Bastava mandare al sindaco di Cagliari.


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