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Ilaria Loddo

I NODI VENUTI AL PETTINE

Un insieme di evidenze che mettono in luce l'incompetenza di chi prende decisioni per le nostre vite.

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Diventa evidente che molti nodi stiano venendo al pettine e che tra questi il nodo più grande sia indubbiamente quello dell'incompetenza. 

Nessuno vorrebbe essere curato da chi non ha studiato medicina, essere rappresentato in tribunale da chi non ha studiato legge oppure ancora farsi tagliare i capelli da chi non ha imparato a farlo.

Un agricoltore deve necessariamente imparare a coltivare la terra se vuole raccoglierne i frutti e un ingegnere deve saper svolgere con serietà i progetti che prende in carico se non vuole finire in galera.

Quindi a nessuno, per legge o per criterio, è permesso esercitare una professione improvvisandosi nella pratica di questa. Non solo: ci si deve dimostrare anche particolarmente zelanti se si vuole che questa professione sia redditizia e non si capisce perché debba essere altrimenti in ambito governativo. 

È inquietante che persone, stipendiate grazie alle nostre tasse, stiano prendendo decisioni cruciali per le nostre vite e che, nel contempo, non sappiano nemmeno di cosa stiano parlando. 

E ancor peggio è che, senza dignità, ricoprano cariche senza alcuna competenza necessaria per poter svolgere il proprio mestiere.  

Siamo ormai da mesi in piena emergenza sanitaria (e non solo) e ancora dobbiamo sentire un ministro della repubblica confondere, pubblicamente, test molecolari, sierologici e antigenici e, cosa ancora più grave, giustificarsi dicendo che esista confusione tra gli scienziati.

Ancora dobbiamo leggere di decreti con “forti raccomandazioni” che, confermeranno i giuristi, non hanno alcun significato. 

Ancora dobbiamo sentire discorsi infantili e minacciosi che scaricano sul comportamento dei cittadini il destino di una nazione. 

Ancora dobbiamo sentire confondere letalità e mortalità, prevalenza e incidenza.

Anzi: neppure si fa confusione. Si sparano numeri e basta, en passant, tra una notizia e l'altra. 

Leggendo il DPCM del 24 ottobre, si può inoltre notare che nel primo articolo viene consentito l'uso delle mascherine auto-prodotte.

Proviamo a fare un piccolo ragionamento: se esistono DPI quali mascherine chirurgiche e filtranti, la cui produzione viene studiata e collaudata, il cui utilizzo, anche in tempi non sospetti, è stato consentito al personale sanitario, a occhio e croce una ragione ci sarà. Bene.

La “Nelson Labs” è il principale fornitore globale di test di laboratorio e servizi di consulenza di esperti per MedTech e aziende farmaceutiche.

Se si controlla, nel sito dell'azienda c'è chiaramente scritto che i produttori che desiderano commercializzare le loro mascherine mediche sia negli Stati Uniti che in Europa dovranno comunque eseguire i test richiesti da entrambi gli standard e soddisfare i diversi requisiti di prestazione, elencati nelle loro tabelle.

Non solo: esiste persino una norma tutta italiana che viene citata proprio nel sito del ministero della salute. 

La normativa UNI-EN è una norma di tipo tecnico che descrive, da un punto di vista tecnico, come devono essere realizzati tutti dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché la classificazione FFP1, FFP2, FFP3 cui gli stessi devono rispondere. 

Tutti i dispositivi di protezione delle vie respiratorie prodotti in Italia ed Europa devono rispettare questa norma e riportarla nel loro manuale tecnico o sulla confezione.

Nel sito dello stesso ministero viene specificato che ogni altra mascherina reperibile in commercio, diversa da quelle chirurgiche e filtranti, non è un dispositivo medico né un dispositivo di protezione individuale.

Viene inoltre chiarito che le mascherine in questione non possono essere utilizzate in ambiente ospedaliero o assistenziale in quanto non hanno i requisiti tecnici dei dispositivi medici e dei dispositivi di protezione individuale.

Ben consapevoli di questo, bisognerebbe quindi domandarsi come sia possibile acconsentire all'utilizzo (e conseguenzialmente anche alla produzione e commercializzazione) di un dispositivo fallace e inefficace che mette a rischio la salute delle persone.

Sarebbe finalmente ora che chi di dovere, si guardasse allo specchio, recuperasse un po' di dignità e prendesse consapevolezza della responsabilità del proprio ruolo e della gravità che implica il giocare sulla pelle degli altri. 


Allego i link delle fonti per chi fosse interessato:


http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4361&fbclid=IwAR3a-TCvv4ERypqdtUHIFH9v1yIuIZtZ_cJLbNXkc2bi0ZG1dfx2qFKlusI


https://www.nelsonlabs.com/en14683-harmonizes-bacterial-filtration-efficiency-and-differential-pressure-with-astm-f2100/?fbclid=IwAR1N7OClkKG6aDhM0kI0wvhGo2c6hAYpQ6KujN1rcKTA6h8i5iWZIIeNLS8


https://www.youtube.com/watch?v=lqxO8b_KANs&feature=share&fbclid=IwAR0HzUIz4sfPpsDl9ASyWxuvL_etwWHI64q6Go5Lr_yPQcm4hVgXrV0tDFo


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