Leo Taroni: «Bisi e Seminario siano portatori di etica. Li attendiamo insieme a noi sul fronte dell'antimafia»
Redazionale
Arriva nella mattinata di oggi, tramite Facebook, il comunicato di Leo Taroni, Gran Maestro in pectore del Grande Oriente d'Italia, con il quale invita l'ex Gran Maestro Stefano Bisi e il Fratello sconfitto Tonino Seminario a schierarsi anch'essi – definitivamente e abbandonando ogni indugio e forma di negazionismo – dalla parte della legalità, della lotta alla Mafia e del contrasto alla mentalità mafiosa nel G.O.I.
Questo il testo:
«Carissimi Fratelli, invito tutti alla calma e a rispettare quanto ci siamo promessi, siamo tutti Fratelli, siamo tolleranti e lottiamo tutti uniti per l'uguaglianza e la libertà.
Carissimi Fratelli, sabato 9 marzo la CEN si riunirà e risolverà le poche contestazioni rilevate, che peraltro si riferiscono solo a questioni di mera irregolarità formale e non sostanziale. E non possono cambiare il risultato numerico delle Elezioni e i voti delle schede in esse espresse, che sono validi. E sapete il perché? Perché nel nostro Paese la Costituzione e la Legge applicano il principio della volontà dell'elettore. Il dato oggettivo e pacifico è proprio questo: 6482 Fratelli Maestri del G.O.I. hanno dato la maggioranza alla Lista NOI INSIEME, e questa volontà non può essere fatta venir meno o violentata da nessuno. Da nessuno!
Carissimi Fratelli, manteniamo innanzitutto la fiducia verso l'Istituzione in cui operiamo e che amiamo. Manteniamo la fiducia nell'autonomia della CEN, i cui membri faranno sicuramente il loro lavoro senza condizionamenti da parte di nessuno, sicuro che non accetteranno di essere "tirati per la giacchetta", agendo in scienza, coscienza e con piena responsabilità morale, fraterna e giuridica, applicando le norme interne e la Legge italiana, confermando la volontà del corpo elettorale.
Dirò di più: io confido che il Gran Maestro Stefano Bisi e il Gran Maestro Aggiunto Tonino Seminario, al di là del loro nervosismo di questi giorni, vogliano essere comunque nostri Fratelli e mi aspetto da loro un comportamento etico e fraterno. Prepariamoci con serenità ad un cambio di passo della nostra Istituzione, in cui torneremo ad essere e fare i massoni, a farlo in modo trasparente e luminoso, collaborando con lo Stato nella lotta alla Mafia, alla mentalità mafiosa e alle infiltrazioni mafiose in qualunque Regione dovessero essere rilevate.
Prepariamoci ad una Massoneria che crea e diffonde cultura e che non si limita ad occuparsi di proprietà immobiliari trasferendole ad una Fondazione terza.
Come promesso rimarrò in carica un solo mandato, ma voglio insieme a Voi fare cose importanti, che segneranno lo sviluppo del G.O.I. nel futuro. Che sia l'inizio di una massoneria sempre più accettata dalla comunità civile e che torni ad essere una fonte preziosa di ispirazione per la società civile, nella cultura, nel progresso e nello sviluppo sociale.
È una sfida che vinceremo insieme, anzi una sfida che abbiamo già vinto il 3 marzo, scegliendo una strada di rinnovamento. Una strada che i Fratelli della CEN, che hanno e sentono il peso della grave responsabilità in questo fatidico momento, non faticheranno a seguire anch'essi.
Pertanto invito tutti a riguadagnare serenità e fiducia, ad aspettare con tranquillità la certificazione della CEN, che ratificherà la volontà degli elettori, cioè la Vostra volontà, e quindi di aver assegnata la vittoria elettorale alla Lista n. 1.
Cari Fratelli, tutto è giusto e perfetto».
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