L'EMA sta attivamente sviluppando avvalendosi dei nostri membri esperti raccomandazioni semplici da usare e adatte a definire i migliori criteri e linee guida EBM; dovrebbero essere idonee a scartare linee guida francamente discutibili, pubblicità commerciali occulte e dichiarazioni fuorvianti.
Alcuni di questi consigli e suggerimenti sembrano proprio diffusi da fonti già inficiate da situazioni di conflitto di interessi, sia nella diagnostica (come in certe discutibili applicazioni dell’ecografia) che nella terapia (come nei rapporti aneddotici o pseudo-sperimentali, pur pubblicati da prestigiose riviste mediche e scientifiche peer-reviewed). Sono necessari feedback e reazioni tempestive da parte della comunità medica. Utilizzeremo a tal fine questi principali strumenti di diffusione, oltre alla pagina web dell'EMA www.emanet.org:
1. La pagina Facebook ufficiale dell'EMA https://www.facebook.com/EuropeanMedicalAssociation/
2. L'account Twitter ufficiale https://twitter.com/medicalemanet?lang=en
3. Newsletter inviate da Mailchimp di EMA.
4. Articoli a LinkedIn pubblicati dal Presidente e/o dal Direttore
La strategia in atto in Cina per contenere le nuove epidemie di Coronavirus dovrebbe essere attentamente seguita e interpretata, in ogni suo aspetto. In effetti, tale strategia è apparentemente basata anche su una “fame” di informazioni, che come vengono fornite all'estero mostrano qualità e profili che possono cambiare di giorno in giorno. Un grave problema è legato alle sfide dell'Emergenza e dei sistemi sanitari, molto parcellizzati e segmentati principalmente se basati, come in molti Paesi occidentali, su banche dati riservate e persino proprietà di reti del tutto private.
Di conseguenza, l'EMA sta fortemente sostenendo la necessità di superare questa lacuna condividendo e qualificando meglio, mediante adeguati processi di validazione, la maggior parte dei repository di big data, a livello mondiale e a livello europeo, e affrontando con avvertenze diverse affermazioni importanti ma non supportate nella terapia e nella diagnostica di patologie CoronaVirus-19.
Ciò è rilevante soprattutto per essere in grado di rigettare, confutare e smentire (debunking) affermazioni non supportate e fuorvianti, mission che è sinora perseguita solo da relativamente poche istituzioni e associazioni. Le comunità scientifiche e le riviste mediche e scientifiche sottoposte a peer review sono in prima linea in questa battaglia contro l'anti-scienza e persino contro i tentativi spiacevoli di ingannare la politica e l'opinione pubblica.
Le competenze nell'uso dei social media sociali e di piattaforme di e-learning convalidate sono strumenti strategici che devono essere potenziati, in particolare nell'attuale scenario di possibili carenze di risorse e finanziamenti europei nel “digitale”. Le richieste di prove inconfutabili per i benefici della tecnologia moderna spesso nascondono una vera ostilità contro la medicina e la scienza basate sull'evidenza. La migliore risposta è diffondere informazioni e studi attivamente ben supportati, all'interno della cultura e del riconoscimento della competenza professionale, della ricerca scientifica e dell’etica.
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