Roma, 9 luglio: si accende il dibattito sull’antisessismo.
Con Dis-Pari nasce uno spazio libero di confronto che vuole cambiare le cose

In Italia si parla tanto – e giustamente – dei problemi femminili, ma raramente ci si sofferma a riflettere sulle difficoltà che colpiscono gli uomini. È questo il cuore dell’evento Dis-Pari, in programma il 9 luglio prossimo alle ore 18.30 presso la sede dei Radicali Italiani, in via Angelo Bargoni 32-36 a Roma. Un appuntamento che si propone di accendere finalmente i riflettori su una metà dell’universo umano che troppo spesso viene ignorata.
Oggi viviamo in un contesto sociale profondamente squilibrato circa i temi di genere. Vengono infatti affrontati in modo sistematicamente sbilanciato, come se esistessero solo problematiche femminili e come se gli uomini non avessero diritto a uno spazio di ascolto e di tutela. Questa grave lacuna si ripercuote sul benessere individuale e collettivo: anche gli uomini - sembra strano ribadirlo, ma evidentemente è necessario - sono vittime di stereotipi, pregiudizi e di un colpevole silenzio istituzionale e mediatico che li rende invisibili.
Basti pensare ai dati allarmanti sui suicidi, che vedono gli uomini tragicamente in testa alle statistiche e in netto distacco. Oppure alla mancanza di supporto psicologico dedicato, al fatto che la salute mentale maschile venga sistematicamente trascurata, o ancora alle difficoltà paterne nei casi di separazione, dove gli uomini vengono spesso ridotti a figure marginali rispetto al benessere dei figli.
Non meno gravi sono i casi di violenza subìta dagli uomini, quasi mai considerati nella narrazione pubblica o, peggio, istituzionale, e le discriminazioni negli ambiti giudiziari, lavorativi e scolastici. Esiste, inoltre, una pressione sociale sugli uomini affinché siano sempre forti, produttivi, invulnerabili, al punto da negare loro la possibilità di chiedere aiuto senza essere derisi o considerati deboli.
Di tutto questo non si parla mai. Dispiace dirlo ma l’antisessismo in Italia sembra essere una battaglia a senso unico: si denuncia solo ciò che riguarda le donne, lasciando gli uomini senza rappresentanza, senza tutela e senza voce.
L’evento Dis-Pari, aperto a chiunque voglia partecipare (non è più possibile iscriversi per raggiungimento limite massimo della sala che lo ospita, ma sarà forse possibile seguirlo in streaming), nasce proprio per colmare questo vuoto di discussione pubblica e di programmazione culturale e sociale.
A organizzarlo sono Yasmina Pani, Leonardo Laviola e Immanuel Casto, tre figure che da tempo, ognuno nei propri settori e con i propri mezzi, si battono per un antisessismo autentico, capace di vedere le criticità di entrambi i generi senza ipocrisie né tabù.
Yasmina Pani sottolinea con forza l’urgenza di questo cambio di paradigma:
«È sempre più importante, soprattutto in questo presente dove un genere è sistematicamente dimenticato, ribadire che siamo tutti uguali e che tutti quanti noi abbiamo dei problemi, sia uomini che donne. Non è giusto chiudere gli occhi e far finta di niente quando qualcuno di noi soffre. È per questo che abbiamo organizzato questo incontro: vogliamo che sia la prima pietra di un movimento di confronto e di opinione, e speriamo anche politico, capace di cambiare davvero le cose.»
Dis-Pari, appunto, non vuole essere solo un dibattito, ma l’inizio di una presa di coscienza collettiva. Un passo decisivo per chi crede in un reale equilibrio tra i sessi, senza discriminazioni a targhe alterne, senza slogan ideologici, ma con una visione concreta e inclusiva. Sarà anche l’occasione per ascoltare voci autorevoli e prospettive diverse, capaci di offrire uno sguardo completo e non ideologico sulla questione di genere.
Il dott. Dimaggio affronterà il tema della violenza relazionale a tutto tondo, presentando evidenze scientifiche che superano le narrazioni unilaterali e ideologizzate.
Giorgia Antonelli offrirà un contributo dal punto di vista femminista, portando la sua esperienza nel mondo della cultura femminile e il suo sguardo critico sull’attuale panorama sociale.
La prof.ssa Tiziana Lombardi, filosofa ed esperta di questioni femminili, condividerà la sua esperienza personale di donna che ha vissuto il femminismo delle origini, quello delle lotte e dell’emancipazione, offrendo uno spunto prezioso di riflessione sulle derive odierne.
Il dott. Fabio Nestola, studioso e ricercatore, presenterà il quadro delle separazioni e dei divorzi in Italia, con particolare attenzione alle questioni legate all’affido dei minori, supportato da anni di dati e ricerche di settore.
L’appuntamento del 9 luglio alle 18.30 presso la sede dei Radicali Italiani (via Angelo Bargoni 32-36, Roma) rappresenta quindi una svolta. E lo è ancora di più alla luce del fatto che la precedente sede prevista per l’evento, il Monk di Roma, ha annullato la disponibilità a ospitarci a soli quattro giorni dall’incontro, a seguito di pressioni ideologiche.
È tempo di riconoscere che anche gli uomini - come le donne - esistono, soffrono, e meritano attenzione, rispetto e compassione.
Devi accedere per poter commentare.