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Marcello Trucas

Il Prof. Riva festeggia i suoi 60 anni da Sardo

Scelse la Sardegna nel 1964 (ma forse la Sardegna aveva già scelto lui) di Marcello Trucas

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Riva è un cognome benedetto in Sardegna, con Luigi, il campione signore dello sport e della sportività, Alessandro il professore signore della cattedra anatomica e della storia della medicina.


Sono cambiate molte cose da quando i funzionari venivano “sbattuti in Sardegna”, come Totò e Peppino in “Chi si ferma è perduto" di Sergio Corbucci, 1960. Trasferirsi nell’isola era una sorta di punizione, un’arma da usare contro i dipendenti pubblici lavativi. Erano tempi ancora relativamente lontani dal lusso delle vacanze sarde estive, delle ormai turistiche feste dei patroni delle città maggiori dell’isola, dei grandi concerti pop delle stelle dello spettacolo (ma la lirica faceva eccezione e l’anfiteatro romano accoglieva il meglio del melodramma nazionale e mondiale).

Eppure, il Professor Riva, allievo a Pavia del Prof. Luigi Cattaneo, che era già a Cagliari dal 1963, vincitore della cattedra anatomica, seguì l’istinto e raggiunse nel 1964 il suo maestro che nel mentre non aveva voluto nominare altri assistenti, in attesa appunto di Riva. Per il quale la scelta non fu facile, perché da quando morì suo padre, tutta la famiglia si era stretta attorno a sua madre, donna coraggiosa ingegnatasi a mantenere i figli e che persino era riuscita ad aprire uno studio radiologico, in cui il giovane Riva avrebbe potuto lavorare.

Quella del 1964 – dell’anno stesso in cui il Cagliari sale in A e di recente ha acquisito nella sua rosa il diciottenne Luigi Riva – è una Sardegna che Sandro (come si fa chiamare da chi lo conosce bene) ama da subito. Egli dà il massimo in didattica e ricerca, gli studenti si affezionano, lui contraccambia, conosce e sposerà una ragazza sarda, che diventerà sua collega di istologia: la Professoressa Francesca Testa. Sicché quando due anni dopo Cattaneo vinse la cattedra a Bologna, e offrì al suo allievo di seguirlo, era già troppo tardi, la Sardegna era già entrata nel cuore del giovane medico milanese. Nonostante a Bologna avrebbe potuto anche rilevare il redditizio studio di un medico amico di Cattaneo, l’istinto gli disse che era a Cagliari che avrebbe espresso il suo potenziale.

Alessandro Lodovico Riva è un medico anatomista. Arrivato ad un passo dalla specializzazione in cardiologia a Cagliari, scientemente decise di non concludere perché la sua vita era l’anatomia, non c’era spazio per la clinica. Esperto di ghiandole, studiate in Microscopia Elettronica, avrebbe ideato e messo a punto la tecnica di staining con acetato di Uranile e Bismuto. È autore delle innovazioni nel metodo di preparazione dei campioni per la microscopia ad alta risoluzione (macerazione ad Osmio).


Pluripremiato, ha rappresentato l'Italia nel Programma Federativo Internazionale per la Terminologia Anatomica (FIPAT). È stato il primo italiano a ricevere il premio Salivary Research Distinguished Scientist Award, che viene consegnato a Miami dalla International Association of Dental Research (IADR). Nel 2021 è stato nominato Fellow dall’Anatomical Society, di cui fa parte, (Istituzione antica e di prestigio in campo anatomico, nata nel 1887, da sempre legata alla Royal Society e al Royal College of Surgeons) ed è il primo italiano a ricevere questo titolo.

Insomma, 60 anni da sardo spesi molto bene, che hanno portato Cagliari e la Sardegna ad essere presenti ai vertici mondiali degli studi anatomici. A fronte dei 25 anni passati in Lombardia il professore non ha dubbi: si sente sardo fino al midollo.

 

Breve biografia

Alessandro Lodovico Riva è nato a Milano il 25 agosto del 1939 da Carolina Ajmar e Giuseppe, anch'egli medico, molto attento ai pazienti poveri. Dopo aver conseguito la maturità classica presso il liceo Bartolomeo Zucchi di Monza, si è iscritto, nel 1958, alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Pavia dove, per meriti di studio, è stato ammesso a titolo gratuito come alunno al Collegio Ghislieri. Da studente, per tutti i 6 anni di corso, ha frequentato l’Istituto di Anatomia Umana Normale come allievo interno insieme a Francesco Maria Osculati, divenuto anch’egli un’autorità mondiale in campo anatomico.

Con Luigi Cattaneo sono stati suoi maestri i professori Antonio Pensa, Gennaro Palumbi e Bruno Zanobio. Quest’ultimo, in assenza di Cattaneo, chiamato a Cagliari, come detto, nel 1963, lo ha seguito nella preparazione della tesi sperimentale dal titolo “Indagine istochimica sulle inclusioni nucleari dell’epididimo del cane”, discussa nel luglio del 1964 ed approvata con lode.

Nell’ottobre di quel “fatidico” 1964 ha partecipato al XXIV Convegno (Modena e Padova) diventando, da allora, Membro della Società Italiana di Anatomia. Un mese dopo ha ricevuto dal Collegio Ghislieri il premio di laurea Lamberti-Zanardi e si è trasferito a Cagliari all’Istituto di Anatomia Umana Normale. Dall’ottobre del 1965, vincitore di una borsa del British Council ha frequentato per un anno il Department of Anatomy del St. Thomas Hospital di Londra, diretto dal professor David V. Davies, acquisendo le tecniche di preparazione per la Microscopia elettronica.

Riva diventò Assistente volontario il 1° dicembre 1964 e dal 1975 al 2010 è stato Professore Ordinario di Anatomia umana. Ha promosso e fondato a Cagliari il Dipartimento di Citomorfologia (del quale è stato il Direttore dal 1986 al 1992 e dal 2001 al 2007), il Dottorato in Scienze Morfologiche (Direttore dal 1987 al 2008) con sedi nelle Università di Cagliari e Bari e il Museo delle Cere Anatomiche (diretto dal 1991 al 2016). Dal 1989 al 2023 è stato docente di Storia della Medicina ed è stato Visiting Professor dell’Università di Miyazaki (Giappone) con nomina per gli anni 2010-2017. Ha rappresentato l'Italia nel Programma Federativo Internazionale per la Terminologia Anatomica (FIPAT) dal 1994 fino alla pensione. È stato editor di diversi testi di microscopia e editor del Journal of Morphological Sciences. Le sue innovazioni e ricerche nella tecnica di microscopia con Bismuto ed Osmio hanno contribuito a chiarire la microanatomia di vari tessuti umani, soprattutto delle ghiandole salivari e genitali.

 

Le Cere Anatomiche

Grandissimo merito (scientifico e culturale nel senso più ampio possibile) del Prof. Riva è stata la promozione nel 1991, del Museo delle Cere anatomiche dell’Università di Cagliari, plasmate nel primissimo Ottocento da Clemente Susini sulle dissezioni di Francesco Boi. Di esso, orgoglio dell’ateneo cagliaritano, è stato curatore e responsabile fino al 2016. In questi anni alle cere è stata data collocazione presso la Sala Pentagonale della Cittadella dei Musei (fino ad allora esse, riconosciute tra le più importanti a livello internazionale per la loro unicità, erano esposte come Collezione in piccoli locali universitari). Merita sottolinearlo. La unicità di questi manufatti è stata riconosciuta sia dal punto di vista artistico che scientifico. Le Cere cagliaritane sono ora tra le più apprezzate anche dal pubblico di visitatori e sono state al centro dell'attenzione durante il "Symposium on the wax anatomical models of Cagliari" (giugno 2015) tenutosi all’Università di Galway. Il libro sulla collezione nel 2007, poi nel 2017 il Museo, sono stati inclusi tra gli eventi dell’anno dal Ministero dei Beni Culturali.

 

Premi e riconoscimenti

Nel 1994 il Comune di Olzai (Nuoro) ha conferito al Prof. Riva la cittadinanza onoraria per la valorizzazione dell'opera del concittadino F. A. Boi. Nel 2011 la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Cagliari lo ha nominato Professore Emerito. Oggi egli è Socio Onorario di diverse istituzioni scientifiche. Tra queste ha profuso uno speciale impegno nell’European Federation for Experimental Morphology (EFEM), organo federativo tra le varie società anatomiche europee, di cui è stato Secretary negli anni 2011-2017.

Nell’aprile del 2009 gli è stato conferito a Miami dalla International Association of Dental Research (IADR) il Salivary Research Distinguished Scientist Award, il premio progettato "per stimolare e riconoscere risultati eccezionali e innovativi che hanno contribuito alla comprensione di base della struttura della ghiandola salivare..." fino ad allora mai assegnato a un ricercatore italiano. Altri riconoscimenti sono venuti in patria e anche in Sardegna ancora nell’ultimo decennio: nel 2016 i Rotary Club di Cagliari hanno conferito al Professore il premio internazionale Alberto Lamarmora "per la sua attività accademica e per aver promosso e fondato il Museo delle Cere anatomiche, valorizzando e promuovendo nel mondo la città di Cagliari e la Sardegna".

Il 22 settembre 2017, a Taormina, è stata la volta del Premio alla Carriera "per l'impegno e la dedizione profusi nell'attività scientifica ed accademica come Maestro delle Scienze anatomiche". Il riconoscimento è stato consegnato dal presidente della Società Italiana di Anatomia e Istologia, in occasione del 71º Congresso Nazionale della Società di Anatomia, della quale è egli Socio Emerito.


Il 4 dicembre 2021 è venuto anche il “cagliaritanissimo” Premio Alziator, per i suoi meriti Scientifici e di Storia della Medicina.


Il Professor Riva insomma è una personalità che molto ha dato alla nostra terra. Le generazioni di medici che si sono formati a Cagliari negli ultimi sessant’anni gli devono tanto.

Sono rari i docenti che credono fino in fondo nella loro missione, sono rarissimi quelli che con il loro carisma riescono a fare appassionare i giovani, quasi nessuno è riuscito a dare continuità ad una scuola anatomica che si perpetua da 400 anni.

Sandro Riva è un vero sardo, che rivolgendosi a noi giovani studenti di medicina, durante le sue brillanti quanto vivaci lezioni, diceva “…proprio perché troppo spesso noi sardi veniamo sottovalutati, non tenendo conto delle difficoltà del vivere in un’isola non certo ricca, dovete essere i migliori! Studiate bene e dimostrate, come tanti altri vostri colleghi prima di voi, che siete i più bravi! Vi apriranno così le porte ovunque, non perché siete figli di medici, ma perché riconosceranno in voi i migliori”.

Auguri Professore!

 

   

Note bibliografiche

1.   M.A. Hayat, Principles & Techniques of Electron Microscopy volume 3, 1973.

2.   Riva A., A simple and rapid staining method for enhancing the contrast of tissues previously treated with uranyl‐ acetate., in J Microsc, vol. 19, Pag 105‐108.

3.   Alessandro Ruggeri, Ricordo di Luigi Cattaneo, in Atti 1º Congresso in Sardegna di Storia della Medicina,Edizioni Sole, aprile 2002.

4.   Paolo Bullitta, L'università degli studi di Cagliari dalle origini alle soglie del terzo millennio. Memorie e appunti, Mythos Iniziative - 2005

5.   Giuseppe Dodero, L'autonomia culturale della medicina della Sardegna, Sardegna Medica Edizioni Online 2013.

6.   Grazia Pili, Cere, Scienza e Genio, in Unione Sarda, Arti e Cultura, 14 settembre 2014.

7.   Jon Jackson, Flesh & wax: Clemente Susini's anatomical models in the University of Cagliari in American Association of Anatomist News, vol 17, number 3 - september 2008.

8.   Bruno Zanobio, Le cere anatomiche di Clemente Susini dell'Università di Cagliari, testimonianza di una stagione della scienza italiana., in Rassegna Medica Sarda, 1978.

9.   Gillian Morriss-Kay, Flesh and Wax: The Clemente Susinis’ anatomical models in the University of Cagliari in Journal of Anatomy, 213 - (2008), pp496–497.

10.        Olzai, il riconoscimento all'illustre scienziato cagliaritano Gessa cittadino onorario in La Nuova Sardegna (quotidiano) edizione Sassari, 8 settembre 1999.

11.        Associazione Alunni Ghislieri, IADR Salivary Research Award, in Notizie Ghislieri, n 43, ottobre 2010.

Links

https://web.unica.it/unica/page/it/museo_di_cere_anatomiche_clemente_susini

http://www.labarbagia.net/notizie/attualita/10423/olzai-il-premio-la-marmora-2016-al-professor-alessandro-riva - cittadino-onorario-di-olzai

https://web.unica.it/unica/it/news_notizie_s1.page?contentId=NTZ56508

 


Autore: Marcello Trucas ARTICOLO GRATUITO
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