Il 23 agosto del 1927, Sacco e Vanzetti, furono uccisi sulla sedia elettrica negli USA: fu una condanna che cambiò la storia.
Gli emigrati anarchici italiani Sacco e Vanzetti, furono accusati ingiustamente di una rapina, processati e uccisi negli Stati Uniti d'America - precisamente a Charlestown - in un clima piuttosto xenofobo, soprattutto nei confronti degli italiani.
I funerali furono seguiti da 400.000 persone che portavano un bracciale dove vi era scritto: «La giustizia è stata crocefissa. Ricordatevi del 23 agosto 1927».
Ma solo nel 1977 il governatore del Massachusetts, Michael Dukakis, ammise ufficialmente l’errore giudiziario e riabilitò la memoria delle due povere vittime uccise ingiustamente.
Entrambi divennero così il simbolo dell’ingiustizia contro le proteste sociali: ogni anno il 23 agosto, dal 1945 a oggi i quotidiani italiani ricordano questo caso fonte di discussioni e dibattiti.
Una vicenda limite che ci ricorda quanto importante sia non farsi influenzare e trascinare dagli stereotipi, spesso falsi o eccessivi, nella speranza di una "vera" giustizia.
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